Bevande energetiche

Energia pronta da bere

Dalle modeste gazzose e spume ai vari gusti, siamo oggi passati al consumo di bibite contenenti vitamine, sali minerali, proteine, caffeina e zuccheri prontamente assimilabili, che promettono miracolosi effetti energizzanti e grandi performance, sono gli sport drink e gli energy drink.

Inizialmente utilizzate solo come ingrediente per i cocktail, da una decina d'anni hanno trovato il favore degli sportivi dilettanti, che le utilizzano per correre di più e del “popolo della notte”, che le usa per restare sveglio e attivo sino all'alba. Queste bevande, infatti, si caratterizzano per il fatto di avere al loro interno delle sostanze stimolanti come la caffeina, oltre a erbe e vitamine, che dovrebbero migliorare le prestazioni atletiche, aumentare la concentrazione e dare una sferzata di energia che aiuta a rimanere svegli.
Il gradimento che hanno riscontrato è risultato così elevato da suscitare l’interesse delle grandi imprese del settore, che hanno incominciato registrare incrementi a due cifre ogni anno sin dal loro primo ingresso sul mercato.
Ma se il pubblico le apprezza, il mondo scientifico è un po’ scettico e si divide in due fazioni: chi le approva e chi invece ne sconsiglia vivamente il consumo.
Tra gli esperti sanitari americani, infatti, aumenta la preoccupazione per questa moda sempre più diffusa tra gli sportivi dilettanti. Secondo loro sarebbe sbagliato pensare a queste bevande come a prodotti che fanno bene, poiché “naturale” purtroppo non coincide necessariamente con “sano”. Molti stimolanti, infatti, se combinati insieme, possono amplificare a vicenda i rispettivi effetti, al punto da diventare pericolosi.
Su una cosa, però, sono tutti d’accordo: hanno un gusto pessimo, ma danno un’immediata energia e aiutano a combattere la sonnolenza.

Gli Energy Drink
In generale, una lattina di queste bevande contiene tanta caffeina quanta ne è contenuta in una tazza di caffè (circa 80 mg). La quantità da assumere, quindi, è in funzione della sensibilità individuale che ciascuno di noi ha nei confronti di questa sostanza: nello specifico, se una tazza di caffè ci rende nervosi e ci provoca tachicardia, dovremmo evitare di consumarne più di una lattina. I giovani al di sotto dei sedici anni, inoltre, dovrebbero astenersi dalla loro assunzione, così come le donne in gravidanza e tutti coloro che siano particolarmente sensibili alla caffeina.
Queste bevande non dovrebbero mai essere mescolate con l’alcol e in nessun caso si devono utilizzare come integratori salini, poiché NON lo sono. Consumarle alle stregua di dissetanti, non solo comporta un’eccessiva introduzione di caffeina, ma anche di zuccheri, con effetti deleteri in primo luogo per denti e silhouette.
E’ inoltre caldamente sconsigliato assumerle prima di praticare una qualsiasi attività sportiva, poiché possono provocare dei cali di pressione, con conseguenze spesso pericolose.
Ovviamente il consumo di queste bevande porta anche degli effetti benefici. Ad esempio migliorano le prestazioni, la capacità di reazione e di concentrazione, alzando la soglia di attenzione e aumentando la sensazione di benessere. Il metabolismo, inoltre, viene stimolato e quindi si assiste a un più efficiente utilizzo dei nutrienti.

Sport Drink: le bibite per gli sportivi

In generale, gli sports drink sono indicati per il consumo durante l’attività sportiva, specie se agonistica, ma solo quelli che contengono zuccheri e sali minerali, perché sono in grado di dare energia e reintegrare gli elementi persi con la sudorazione. In realtà li si potrebbe considerare come dei veri e propri cibi liquidi. Essi infatti, a differenza delle barrette energetiche, hanno tempi di assimilazione decisamente più brevi, poiché la percentuale acquosa elevata diminuisce il tempo di permanenza all’interno dello stomaco e velocizza il transito intestinale.
Queste bevande hanno una duplice funzione: forniscono energia e, allo stesso tempo, reidratano. In chi pratica attività sportiva, infatti, è più probabile che l’insorgere del senso di affaticamento sia dovuto ad un inizio di disidratazione piuttosto che ad una mancanza di allenamento. La disidratazione si manifesta anche in assenza di sete e proprio per questo motivo, a chi pratica sport, viene consigliato di bere a intervalli regolari (tra i 5 e i 20 minuti, a seconda della temperatura e del tipo di sforzo effettuato), anche se non se ne sente la necessità.
Le bevande messe a punto negli ultimi anni soddisfano le esigenze energetiche di chi fa sport anche a livello agonistico, come e meglio delle vecchie barrette: esse infatti contengono, oltre ai sali minerali, anche vitamine, zuccheri e proteine, tutti prontamente assimilabili. Esistono infatti delle formulazioni studiate per l’assunzione immediatamente prima dell’esercizio, altre che vanno bevute durante lo sforzo e altre ancora messe a punto per le fasi finali di una gara, come a esempio una corsa, in modo da fornire, in maniera lecita, le energie per lo sprint finale.
Per contro, il fatto di bere troppo può causare un’eccessiva distensione delle pareti dello stomaco, che si può rivelare fastidiosa. Non bisogna quindi considerare queste bevande alla stregua di acqua fresca: seppur minimi, anch’esse richiedono dei tempi di assimilazione, che vanno rispettati.
Un eccesso di liquidi energetici, inoltre, provocherebbe un ristagno, determinando un rallentamento dello svuotamento gastrico, ma non solo. L’eccesso di zuccheri nel sangue indurrebbe a un’eccessiva emissione di insulina, con una conseguente reazione ipoglicemica, ottenendo l’effetto opposto a quello desiderato, cioè l’immediato consumo delle riserve energetiche disponibili.
Di conseguenza, è importante controllare sempre la concentrazione zuccherina e la quantità della bevanda che ci apprestiamo a consumare.

Qualche riflessione
Per concludere il nostro excursus, vale la pena di fare una riflessione: il ricorso a bevande energetiche a base di sostanze eccitanti quali la caffeina, può rivelarsi vantaggioso se effettuato con criterio ma, come tutti questi tipi di sostanze, la loro assunzione va gestita con parsimonia, tenendo in considerazione le nostre condizioni fisiche generali e la tolleranza individuale verso ogni singola sostanza. Il consumo di integratori e bevande energetiche non a base di caffeina, invece, deve essere attentamente valutato, in relazione alle reali necessità, pena il rischio di ingerire calorie extra che andranno certamente a incidere sul nostro girovita, nonché, inevitabilmente, sul portafogli.

Attenzione ai colori    
Molto spesso, andando al supermercato lo sguardo viene attirato da file di bottigliette piene di strani liquidi colorati: arancione, rosso, blu elettrico, verde e persino nero. Questi colori, oltre a gratificare l’occhio, hanno lo scopo di richiamare il colore dei frutti al cui gusto sono state aromatizzate le bevande. Chi vi ricorre è molto spesso il consumatore che pratica attività sportiva o che più semplicemente è attento alla propria salute e vuol mantenere un giusto equilibrio di sali minerali. Il risultato ottenuto però è quello di ingerire un mix di coloranti e aromi artificiali, poiché nella maggior parte dei casi, non vi è alcuna traccia del frutto che dovrebbe dare il gusto alla bibita. Attenzione, infine, all’etichetta: l’acqua, dove non è riportata la dicitura “acqua minerale naturale” nella lista degli ingredienti, proviene nientemeno che dal rubinetto!

Si ricorre spesso alle bevande energetiche con l’idea che siano l’alimento ideale per ripristinare liquidi, vitamine e sali minerali. In realtà, esiste un alimento buono e naturale che ci fornisce gli stessi nutrienti e molto di più, a minor prezzo e con maggiore gusto: frutta e verdura.  

Composizione di una nota bevanda energetica
Taurina                       1 g
Glucuronolattone    600 mg
Caffeina                    80 mg
Niacina                      20 mg
Vitamina B6                 5 mg
Acido pantotenico       5 mg
Vitamina B12        0,005 mg
Saccarosio                21,5 g
Glucosio                    5,21 g

Latte e cioccolato al posto degli energy drink?
Latte e cioccolato battono gli energy drink, grazie alla loro combinazione di proteine e carboidrati, ottimi per rifornire i muscoli dopo aver praticato sport. A decretare questo risultato è una ricerca della James Madison University (Virginia, USA), presentata al congresso dell'American College of Sports Medicine di Seattle. Il team della Madison ritiene che il mix in questione sia efficace, non solo nel rifornimento temporaneo, ma anche nel preparare i muscoli agli sforzi del futuro. Il merito è delle proteine e dei carboidrati del cioccolato, che offrono ai muscoli energia, e nelle proteine del latte, che aiutano la massa muscolare nel ricostituirsi. Inoltre, i ricercatori fanno notare come il mix aiuti nella reidratazione: il latte fornisce infatti liquidi ed elettroliti (come potassio, calcio e magnesio) che vengono persi con il sudore. (Fonte: Richard Alleyne, "Chocolate-flavoured milk speeds up recovery as well as expensive sports drinks", Telegraph, 01/06/2010 )

Tutti i gusti degli energy drink
Gli energy drink piacciono freschi e frizzanti, meglio se dolci, mai artificiali. Questi i risultati di un test condotto dal Centro Studi Assaggiatori sugli otto prodotti più diffusi nella grande distribuzione italiana. Gli energy drink sono stati testati da 28 giovani tra i 21 e i 38 anni provenienti da Italia, Francia e Romania. “Dalle nostre prove emerge come anche nel caso degli energy drink la freschezza sia un fattore determinante” - spiega Luigi Odello, presidente del Centro Studi Assaggiatori e professore di Analisi Sensoriale in università italiane e straniere - “Piacciono quindi i prodotti con aromi floreali, fruttati e di erbe aromatiche e con un certo grado di frizzantezza”.
A conferma della tendenza verso la freschezza, si posizionano male quei prodotti che sanno di artificiale. Perdono il confronto quindi gli energy drink con sentori di medicinale, cioè che ricordano lo sciroppo per la tosse o le classiche pastiglie di vitamine. Così come ottengono risultati negativi anche quei prodotti che ricordano la gomma da masticare, i detergenti e il dentifricio.
“C'è inoltre da rilevare una tendenza al dolce” - ha concluso Odello - “Nei confronti tra energy drink zuccherati e i loro corrispondenti sugar-free, vincono i primi, che riescono a dare una maggiore sensazione di potere energizzante”.

 

Registrazione newsletter

Iscriviti per ricevere la nostra newsletter